Morica è partito nel 2011 dall'unione di due cervelli di livello galattico, e poi è cresciuto grazie alle persone che hanno contribuito con suggerimenti, critiche, indicazioni, lamentele, incitamenti. Tutti hanno collaborato per far sì che Morica in questi anni crescesse, fino a diventare quello che è ora.
Il problema però è che non possiamo citare tutti pubblicamente, perchè viviamo in un'epoca strana... ci sono questioni legate alla Privacy e a complicatissime norme sull'AntiCorruzione che ci impongono di evitare di fare nomi, per non creare fastidi inutili a nessuno. Si perderebbero mesi per ottenere tutte le autorizzazioni ufficiali, e comunque poi ci sarebbe qualcuno pronto a storcere il naso.
Tra i partecipanti al progetto, c'è comunque qualcuno che ha risposto alla domandona che gli abbiamo posto, che in pratica è stata
"...Chi te l'ha fatto fare ?"
Ecco le risposte, per i posteri.
Arnaldo - uno degli Informatici |
Stefano ha cominciato a parlarmi di quanto sarebbe stato utile riuscire a discriminare il rischio nei cantieri edili, ed è subito partito con l'elenco di tutte le normative del mondo. Dopo 5 minuti avevo già smesso di ascoltarlo... Alla base di tutto lo sforzo, per me c'è un semplice concetto. Non saprò mai se Morica ha contribuito a generare una serie di eventi che hanno portato, in un cantiere chissà dove, a salvare qualcuno da un brutto infortunio. Ma se fosse servito, anche una volta sola, a salvare un braccio o una gamba ad una persona... allora direi che potrei essere soddisfatto. E' un peccato che quella persona non saprà mai che mi deve offrire una birra, ma pazienza. |
Stefano - il visionario |
Arnaldo ha smesso di ascoltarmi quasi subito quando gli ho parlato del mio pensiero. Ancora oggi però non ha smesso di tormentarmi proponendomi idee nuove, quasi sempre strampalate. In un mondo complicato come il nostro, si è concentrati più sulla forma che sul contenuto ma la mia intenzione era di proporre una visione nuova a tutti quanti. A volte tendo ad essere "un visionario" perché guardo sempre oltre immaginando un mondo in cui al centro ci sia la Persona. Il principio su cui si basa il progetto è fare tutto il possibile per migliorare, noi stessi e il lavoro del Tecnico della Prevenzione aiutando tutti quanti a dare il meglio di se. La mia speranza è di aver portato un contributo concreto alla Prevenzione nonostante la burocrazia, l'anticorruzione e la privacy si impegnino a rendere tutto così complicato. Poi la birretta ad Arnaldo l'ho sempre offerta io perché non volevo si demotivasse. |
Ivan - quello con i piedi per terra |
Non ricordo come è cominciata questa avventura. Il dove invece sì. Nell'ufficio di Stefano, all'epoca si trovava nella "nebulosa dei cantieri edili". Il visionario era assalito dai colleghi tecnici con annose domande o frustrazioni ataviche. Ma dove sono tutti quei cantieri di cui ho in mano la Notifica Preliminare? Ci troviamo sempre la stessa Impresa! Quando andiamo all'indirizzo indicato il cantiere, o deve ancora aprire oppure è già finito! Possibile che l'unico sistema per fare sopralluoghi in edilizia sia quello di andare con il naso in su a cercare all'orizzonte una gru a torre? Così il gioco ha avuto inizio. Il visionario è partito come un razzo ed io a tirarlo giù a terra. Il suo obiettivo era sempre più alto, mentre cercavo di richiamarlo a quello che per me era il motore del gioco: fare emergere l'esperienza di anni di ispezioni nel settore assieme alla professionalità individuale di ogni tecnico. Analizzare e sviscerare tutti i dati del mondo, d'accordo! Ma poi dobbiamo far sintesi e concretizzare con attività reali ed efficienti. Può sembrare una forzatura ipotizzare a fine ispezione una "soddisfazione" sia per il controllore che per il controllato, avendo nel proprio animo assolto il compito di perseguire l'uno e garantire l'altro: la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. |